Bharata Natyam Spettacolo a Roma

 

 Argiope - Donne nel Sacro presenta Venerdรฌ 30 gennaio 2009, ore 20.00

"Mater Matuta" Dee e Donne dalle danze dei templi dell’India del Sud

Interprete: Marialuisa Sales
Letture: Lucienne Musa

Bharata Natyam Argiope - Donne nel Sacro presenta venerdรฌ 30 gennaio 2009, ore 20.00  "Mater Matuta" Dee e Donne  dalle danze dei templi dell’India del Sud  Interprete: Marialuisa Sales.  Letture: Lucienne Musa  La danza classica indiana Bharata Natyam รจ uno stile estremamente vigoroso e complesso che realizza al meglio l’equilibrio tra la Grazia (laasya) e il Vigore (tandava). Nello spettacolo viene posta particolare enfasi sul rapporto tra il Femminile e il divino, cosรฌ come viene interpretato in vari generi compositivi. Protagoniste sono sempre le donne, donne innamorate, donne che si rapportano al loro amato o alla divinitร , in una progressione di stati ove l’Amore umano si trasforma nell’Amore Divino. La descrizione dei brani viene intercalata ad estratti del testo La Danza di Luciano di Samosata: lungi dall’essere un linguaggio meramente esotico, la danza classica indiana ci riporta agli albori del linguaggio coreutico mediterraneo, ove il pantomimo, “sapiente delle mani”, avrebbe fatto uscire lo spettatore da Teatro migliore di quando vi era entrato.  presso il CEIS via A. Ambrosini 129, a Roma

La danza classica indiana Bharata Natyam รจ uno stile estremamente vigoroso e complesso che realizza al meglio l’equilibrio tra la Grazia (laasya) e il Vigore (tandava). Nello spettacolo viene posta particolare enfasi sul rapporto tra il Femminile e il divino, cosรฌ come viene interpretato in vari generi compositivi. Protagoniste sono sempre le donne, innamorate, che si rapportano al loro amato o alla divinitร , in una progressione di stati ove l’Amore umano si trasforma nell’Amore Divino.

La descrizione dei brani viene intercalata ad estratti del testo "La Danza" di Luciano di Samosata: lungi dall’essere un linguaggio meramente esotico, la danza classica indiana ci riporta agli albori del linguaggio coreutico mediterraneo, ove il pantomimo, “sapiente delle mani”, avrebbe fatto uscire lo spettatore da Teatro migliore di quando vi era entrato.

Luogo: CEIS, via A. Ambrosini 129, Roma

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