L'ORIGINE INDO-GRECA DELLA SARI

Sari indo greca L'ORIGINE INDO-GRECA DELLA SARI Traduciamo in questa pagina un breve estratto da un articolo divulgativo - comunque interessante poiché proviene da fonti indiane - relativo ad una ipotetica origine indo-greca del drappeggio di un’unica metratura di tessuto comunemente noto come sāṛī. In particolare rammentiamo che alcuni testi citano come la sovrana indo-greca Elena, moglie di Chandragupta Maurya (secondo alcune fonti), indossasse il suo chitone greco intorno alla vita con una pieghettatura (simile al “fan” degli attuali sāṛī) e ne portasse l'estremità sulla spalla, analogamente a ciò che in India è oggi comunemente chiamato pallu, sostantivo che presenta un’interessante analogia con il “pallium” latino. Questa descrizione dello stile di indossare il capo rammenta dunque la modalità attuale di indossare una sāṛī, e quindi, secondo alcuni, ne sarebbe proprio Elena l’ideatrice leggendaria.  Buona lettura!  Blog con testi di proprietà intellettuale dell’Associazione Culturale Orchestés - Marialuisa Sales©. Tutti i Diritti Riservati. E' permessa la condivisione sui social. E' vietata l'importazione parziale o totale dei testi su altri siti o pubblicazioni cartacee.    L’ORIGINE DELLA SARI  Articolo originale in questo link  La tradizione di avvolgere tessuti non cuciti risale ai tempi più remoti del subcontinente indiano. Uno scialle drappeggiato sulla statua di un sacerdote dell'Indo è la prova che questa tradizione iniziò durante il periodo della Valle dell'Indo. La sari come variante potrebbe essersi evoluto in seguito poiché richiedeva una stoffa di dimensioni molto più lunghe, dai 4 a 9 metri, per drappeggiare sia la parte inferiore che quella superiore.  Alessandro III di Macedonia, comunemente noto come Alessandro Magno, fece la sua incursione in India nel II secolo a.C. Potrebbe essere stato responsabile dell'influenza sullo stile di abbigliamento dell'India e dell'Asia meridionale. Quando Chandragupta Maurya sposò Elena, figlia del generale di Alessandro Seleuco I Nicatore, sembra che anche molti altri nobili della corte maurya sposarono donne greche.  Le dame greche della corte Maurya indossavano un lungo ed unico tessuto drappeggiato, noto come chitone, pieghettato come una gonna e drappeggiato su una spalla.  Elaborati drappi che ricordano un sari possono essere visti nelle sculture dello stile indo-greco Gandhara. Questi potrebbero essere stati dei precursori della sari, poiché nelle antiche sculture indiane l'abito di una donna era limitato a un panno avvolto intorno alla vita (più simile a un sarong) e un panno occasionale per le spalle.  Il genio della civiltà indiana risiede nei numerosi metodi innovativi utilizzati da diverse parti del subcontinente per drappeggiare una stoffa non cucita adattata ugualmente a uomini e donne per l'uso quotidiano, rituale e persino festivo. (…) Lo stile del drappeggio determinava il nome, quindi sari per le donne e dhoti, veshti e lungi per gli uomini. Chira era la parola sanscrita per una lunghezza di stoffa non cucita che poteva essere adattata anche come pagdi per la testa o come scialle per coprire la parte superiore del corpo. Ciò ha influenzato l'intero stile di abbigliamento delle isole lungo l'Oceano Indiano. Il pareo ne è un esempio.


L'ORIGINE INDO-GRECA DELLA SARI

Traduciamo in questa pagina un breve estratto da un articolo divulgativo - comunque interessante poiché proviene da fonti indiane - relativo ad una ipotetica origine indo-greca del drappeggio di un’unica metratura di tessuto comunemente noto come ī. In particolare rammentiamo che alcuni testi citano come la sovrana indo-greca Elena, moglie di Chandragupta Maurya (secondo alcune fonti), indossasse il suo chitone greco intorno alla vita con una pieghettatura (simile al “fan” degli attuali ī) e ne portasse l'estremità sulla spalla, analogamente a ciò che in India è oggi comunemente chiamato pallu, sostantivo che presenta un’interessante analogia con il “pallium” latino. Questa descrizione dello stile di indossare il capo rammenta dunque la modalità attuale di indossare una ī, e quindi, secondo alcuni, ne sarebbe proprio Elena l’ideatrice leggendaria.

Buona lettura!

Blog con testi di proprietà intellettuale dell’Associazione Culturale Orchestés - Marialuisa Sales©. Tutti i Diritti Riservati. E' permessa la condivisione sui social. E' vietata l'importazione parziale o totale dei testi su altri siti o pubblicazioni cartacee.


L’ORIGINE DELLA SARI

Articolo originale in questo link

La tradizione di avvolgere tessuti non cuciti risale ai tempi più remoti del subcontinente indiano. Uno scialle drappeggiato sulla statua di un sacerdote dell'Indo è la prova che questa tradizione iniziò durante il periodo della Valle dell'Indo. La sari come variante potrebbe essersi evoluto in seguito poiché richiedeva una stoffa di dimensioni molto più lunghe, dai 4 a 9 metri, per drappeggiare sia la parte inferiore che quella superiore.

Alessandro III di Macedonia, comunemente noto come Alessandro Magno, fece la sua incursione in India nel II secolo a.C. Potrebbe essere stato responsabile dell'influenza sullo stile di abbigliamento dell'India e dell'Asia meridionale. Quando Chandragupta Maurya sposò Elena, figlia del generale di Alessandro Seleuco I Nicatore, sembra che anche molti altri nobili della corte maurya sposarono donne greche.

Le dame greche della corte Maurya indossavano un lungo ed unico tessuto drappeggiato, noto come chitone, pieghettato come una gonna e drappeggiato su una spalla.

Elaborati drappi che ricordano un sari possono essere visti nelle sculture dello stile indo-greco Gandhara. Questi potrebbero essere stati dei precursori della sari, poiché nelle antiche sculture indiane l'abito di una donna era limitato a un panno avvolto intorno alla vita (più simile a un sarong) e un panno occasionale per le spalle.

Il genio della civiltà indiana risiede nei numerosi metodi innovativi utilizzati da diverse parti del subcontinente per drappeggiare una stoffa non cucita adattata ugualmente a uomini e donne per l'uso quotidiano, rituale e persino festivo. (…) Lo stile del drappeggio determinava il nome, quindi sari per le donne e dhoti, veshti e lungi per gli uomini. Chira era la parola sanscrita per una lunghezza di stoffa non cucita che poteva essere adattata anche come pagdi per la testa o come scialle per coprire la parte superiore del corpo. Ciò ha influenzato l'intero stile di abbigliamento delle isole lungo l'Oceano Indiano. Il pareo ne è un esempio.

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