IL TEMPIO DELLE YOGINI DI HIRAPUR

Hirapur Yogini tempio "LO YOGA E LA GRAZIA" conferenza a cura di  Silvia Mileto venerdì 12 gennaio 2018 - ore 19.00  NELL’AMBITO DELLA MOSTRA TEMPORANEA NEL TEMPIO DELLE YOGINI I PITTORI DI HIRAPUR mostra di opere originali dall’Orissa dall’8 al 13 gennaio 2018 Bibliothè Contemporary Art Via Celsa 4 - Roma a cura di Marialuisa Sales info: 3349855519 - orchestes@gmail.com  La pratica Yoga inizia e si costituisce dall’interazione di tre poteri, il corpo, il respiro e la mente. Attraverso queste tre dimensioni si compie quel passaggio critico della consapevolezza che consente di guadare il fiume delle identificazioni della persona, per svelare il nucleo della Coscienza. All’interno di questi tre elementi che generano movimenti, azioni, fisiche e mentali, dobbiamo riconoscere e lasciar emergere il principio essenziale capace di trasformare una comune, ordinaria pratica in una pratica alchemica, come tale è da ritenere lo Yoga. E’ grazie a questo principio che l’individuo si risveglia a una nuova percezione, oltre l’identità personale. Il superamento dei limiti dapprima fisici e poi più intimi, nell’esperienza dello Yoga del corpo, inizia quindi dal piano della coscienza fisica dalla quale si sviluppa quell’ascolto sensibile e intelligente che consente di superare le densità più interiori attraverso la luce del corpo. Il rilascio delle tensioni consente un’apertura, una disponibilità alla discesa di un intervento considerato esterno. L’intervento esterno che discende e ascende e consente tale risoluzione, tra la volontà dell’io - persona, ovvero quell’identità ipertrofica che crede di generare e controllare e la Volontà superiore, senza scopo e identificazione, mossa dalla relazione che sorge con l’Ente naturale e puro, questo agente è da definire come Grazia. Tale manifestazione non è limitata all’esperienza del corpo, ma va percepita come un rapporto che si stabilisce quando l’attaccamento all’idea della nostra individualità viene meno, allora si penetra all’interno di quel viaggio che nasce, si svolge e oltrepassa il corpo e che conduce l’uomo verso la congiunzione con lo stato imperituro della Coscienza.
"LO YOGA E LA GRAZIA"
conferenza a cura di 
Silvia Mileto
venerdì 12 gennaio 2018 - ore 19.00

NELL’AMBITO DELLA MOSTRA TEMPORANEA
NEL TEMPIO DELLE YOGINI
I PITTORI DI HIRAPUR
mostra di opere originali dall’Orissa
dall’8 al 13 gennaio 2018
Bibliothè Contemporary Art
Via Celsa 4 - Roma
a cura di Marialuisa Sales
info: 3349855519 - orchestes@gmail.com

La pratica Yoga inizia e si costituisce dall’interazione di tre poteri, il corpo, il respiro e la mente. Attraverso queste tre dimensioni si compie quel passaggio critico della consapevolezza che consente di guadare il fiume delle identificazioni della persona, per svelare il nucleo della Coscienza. All’interno di questi tre elementi che generano movimenti, azioni, fisiche e mentali, dobbiamo riconoscere e lasciar emergere il principio essenziale capace di trasformare una comune, ordinaria pratica in una pratica alchemica, come tale è da ritenere lo Yoga. E’ grazie a questo principio che l’individuo si risveglia a una nuova percezione, oltre l’identità personale. Il superamento dei limiti dapprima fisici e poi più intimi, nell’esperienza dello Yoga del corpo, inizia quindi dal piano della coscienza fisica dalla quale si sviluppa quell’ascolto sensibile e intelligente che consente di superare le densità più interiori attraverso la luce del corpo. Il rilascio delle tensioni consente un’apertura, una disponibilità alla discesa di un intervento considerato esterno. L’intervento esterno che discende e ascende e consente tale risoluzione, tra la volontà dell’io - persona, ovvero quell’identità ipertrofica che crede di generare e controllare e la Volontà superiore, senza scopo e identificazione, mossa dalla relazione che sorge con l’Ente naturale e puro, questo agente è da definire come Grazia. Tale manifestazione non è limitata all’esperienza del corpo, ma va percepita come un rapporto che si stabilisce quando l’attaccamento all’idea della nostra individualità viene meno, allora si penetra all’interno di quel viaggio che nasce, si svolge e oltrepassa il corpo e che conduce l’uomo verso la congiunzione con lo stato imperituro della Coscienza.
Shakta Tantra Orissa
Tempio Yogini Hirapur Orissa danza

Danza Tempio delle Yogini di Hirapur
64 Yogini Tempio Hirapur Orissa Shakta Tantra"LO YOGA E LA GRAZIA" conferenza a cura di  Silvia Mileto venerdì 12 gennaio 2018 - ore 19.00  NELL’AMBITO DELLA MOSTRA TEMPORANEA NEL TEMPIO DELLE YOGINI I PITTORI DI HIRAPUR mostra di opere originali dall’Orissa dall’8 al 13 gennaio 2018 Bibliothè Contemporary Art Via Celsa 4 - Roma a cura di Marialuisa Sales info: 3349855519 - orchestes@gmail.com  La pratica Yoga inizia e si costituisce dall’interazione di tre poteri, il corpo, il respiro e la mente. Attraverso queste tre dimensioni si compie quel passaggio critico della consapevolezza che consente di guadare il fiume delle identificazioni della persona, per svelare il nucleo della Coscienza. All’interno di questi tre elementi che generano movimenti, azioni, fisiche e mentali, dobbiamo riconoscere e lasciar emergere il principio essenziale capace di trasformare una comune, ordinaria pratica in una pratica alchemica, come tale è da ritenere lo Yoga. E’ grazie a questo principio che l’individuo si risveglia a una nuova percezione, oltre l’identità personale. Il superamento dei limiti dapprima fisici e poi più intimi, nell’esperienza dello Yoga del corpo, inizia quindi dal piano della coscienza fisica dalla quale si sviluppa quell’ascolto sensibile e intelligente che consente di superare le densità più interiori attraverso la luce del corpo. Il rilascio delle tensioni consente un’apertura, una disponibilità alla discesa di un intervento considerato esterno. L’intervento esterno che discende e ascende e consente tale risoluzione, tra la volontà dell’io - persona, ovvero quell’identità ipertrofica che crede di generare e controllare e la Volontà superiore, senza scopo e identificazione, mossa dalla relazione che sorge con l’Ente naturale e puro, questo agente è da definire come Grazia. Tale manifestazione non è limitata all’esperienza del corpo, ma va percepita come un rapporto che si stabilisce quando l’attaccamento all’idea della nostra individualità viene meno, allora si penetra all’interno di quel viaggio che nasce, si svolge e oltrepassa il corpo e che conduce l’uomo verso la congiunzione con lo stato imperituro della Coscienza.  Marialuisa Sales
Danza Yogini Tempio Hirapur